
La nuova normativa sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (abbreviato CER o REC) dà un forte impulso alla generazione distribuita, che favorirà lo sviluppo dienergia a chilometro zero e di reti intelligenti o smart grid.
Una Comunità Energetica è un’associazione che produce e condivide energia rinnovabile, per generare e gestire in autonomia energia verde a costi vantaggiosi, riducendo nettamente le emissioni di CO2 e lo spreco energetico. Ne possono far parte semplici cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese, etc.
Chi può costituirla o farne parte: requisiti
I membri della Comunità possono essere persone fisiche o giuridiche e più in generale qualsiasi soggetto pubblico o privato che vuole realizzare una Comunità Energetica Rinnovabile. Per esempio, anche semplici persone che abitano nello stesso quartiere e che desiderano promuovere lo sviluppo di una CER possono farlo.
Quali sono i passi da seguire? Prima di tutto, bisogna individuare l’area dove si intende installare l’impianto di produzione, che deve essere in prossimità dei consumatori. In linea di massima, i terreni industriali in disuso sono particolarmente indicati: sono infatti sufficientemente grandi per ospitare il futuro impianto rinnovabile e in genere rispettano i requisiti di dimensione, collocazione e destinazione prescritti dalla normativa.
La condivisione dell’energia elettrica prodotta deve avvenire utilizzando la rete di distribuzione elettrica esistente e l’autoconsumo di energia rinnovabile avviene virtualmente.
L’impianto non deve necessariamente essere di proprietà della Comunità, ma può anche essere messo a disposizione da uno o più membri partecipanti, o anche da un soggetto terzo.