Fico bianco del Cilento

Descrizione del prodotto
Nel corso dei secoli, nel Cilento, si è andato selezionando un ecotipo, derivato dalla cultivar madre "Dottato", presente in tutto il Mezzogiorno, che è andato poi diffondendosi in tutta l'area di produzione: il "Bianco del Cilento". Da tale ecotipo si ottiene un prodotto essiccato con caratteristiche uniche e di pregio, apprezzate anche all'estero.

Esso si presenta con buccia di colore giallo chiaro uniforme (marroncino chiaro per i frutti che abbiano subito un processo di cottura), polpa di consistenza tipicamente pastosa, di colore giallo ambrato, con acheni prevalentemente vuoti e ricettacolo quasi interamente riempito. L'umidità massima consentita è del 27%. I fichi essiccati sono posti in commercio anche farciti con mandorle, noci, nocciole, semi di finocchietto, bucce di agrumi (ingredienti provenienti dallo stesso territorio di produzione) o ricoperti di cioccolato, con l'obiettivo di ampliare la gamma dell'offerta. Per le sue note qualità terapeutiche viene ancora oggi utilizzato in dietologia e in erboristeria. In passato veniva adoperato in tisane contro i raffreddori.

Area di produzione
L'area di elezione è il Cilento, dalle colline litoranee di Agropoli fino al Bussento ai limiti meridionali della Campania. Sono 68 in totale i comuni della provincia di Salerno che fanno parte dell'area di produzione della D.O.P., tra quelli interamente o solo parzialmente interessati. La fichicoltura nel Cilento rappresenta una risorsa economica e occupazionale non disprezzabile. Attualmente, con oltre il 30% della produzione nazionale, la Campania è la regione italiana che vanta la maggiore produzione di fichi, con circa 18 tonnellate di prodotto fresco, su oltre 5.000 ettari, pari a circa 2.000 tonnellate di fichi essiccati l'anno. Il 70% del prodotto è lavorato in stabilimenti semi-industriali, ed il 30% da imprese artigiane.

Non va inoltre dimenticata la funzione svolta da questa coltivazione nel mantenimento del paesaggio e dello spazio rurale, dal quale appare ormai quasi inscindibile.

Stato della registrazione
Con la pubblicazione della proposta di disciplinare sulla G.U. (n. 199 del 26/08/2002) si è conclusa l'istruttoria ministeriale per il riconoscimento della denominazione d'origine protetta "Fico bianco del Cilento (DOP)" ai sensi del Reg. CEE 2081/92. Si è in attesa che gli organi ministeriali approvino il relativo piano di controllo al fine di poter acquisire la protezione transitoria della denominazione sul territorio nazionale. Intanto, è stato avviato anche l'iter istruttorio a livello comunitario.

 

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