Montecorice

Montecorice

Il paesaggio di Montecorice, scandito da recinti, terrazzamenti, cortili ed androni, documenta la presenza ricca di modelli culturali e di specificità carica di memorie.

 

Dall'orografia di contorno alle sue vallate, che con i tre fiumi, il Rivo Arena, il Rivo Roviscelli ed il Rivo Lapis, decrescendo raggiungono il profilo costiero, ai percorsi interpoderali e vicinali, ormai interamente presenti solo nella cartografia, tutto richiama un fitto assieparsi nei punti alti e medio-alti di località intorno a Montecorice in una composizione storico-topografica ed urbanistica medievale, a forma di fuso lungo la strada che le genera ed attualmente le attraversa.

 

Questo disseminarsi di piccoli raggruppamenti, casali, ricoveri agricoli, costruzioni di intorno al palazzo e/o alla chiesa lungo le dorsali di perimetro alla vallata (contrassegnata dalla preziosissima partitura dei terrazzamenti di muratura a secco) svolgevano una forma di controllo del territorio.


La dialettica che si interpone tra monte e pianura, riscontrabile a Montecorice, come in gran parte del Cilento ha determinato così la posizione sopraelevata di tutti gli insediamenti verso l'interno, sia per ragioni difensive che igieniche.
Questa forma di rimozione del mare, il distacco dalle coste, venne determinato da molteplici incursioni dei barbari, nonchè delle acque stagnanti dei fiumi che, non governati, si impaludavano alle foci (il toponimo di Agnone proverrebbe da Lagnone, ossia acqua stagnante).


Attraverso la coesistenza di queste due altimetrie, collinare e pianeggiante, e nella cancellazione del mare come forma di interscambio, si può leggere l'intervento costiero delle torri di avvistamento, volute dal governo dell'epoca a protezione delle coste.

A questo intervento segue una tipologia costruttiva ben precisa, ancora leggibile, che è ascrivibile di diritto ad un ruolo funzionale molto preciso: avvistare, segnalare ed in alcuni casi dare ricovero.
E' solo l'architettura tardo ottocentesca, il ventaglio dei revivals a recuperare il profilo costiero nella sua fruizione turistico - stagionale.

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